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Purtroppo devo discostarmi dalla maggior parte dei pareri positivi ricevuti, dal momento che più di un 6.5 non mi sento di dare. Attirata dall'enorme successo e dalle recensioni molto positive mi sono avvicinata a questa serie con grandi aspettative. I disegni non erano particolarmente di mio gradimento (tratto approssimativo e proporzioni assolutamente sbilanciate), ma anche la storia in sé si è poi rivelata una grandissima delusione. Personalmente ritengo che sia un manga assolutamente sopravvalutato.
Il fumetto parte come un normalissimo shoujo a tema scolastico (niente più, niente meno) a cui si aggiunge presto un tono di drammaticità che poteva davvero dare quel qualcosa in più a un'opera che tuttavia non lascia il segno. Vi è poi un salto temporale che ci porta a vedere i protagonisti cresciuti lasciando qualche spiraglio di speranza alla possibilità di un'evoluzione nella trama che tuttavia non avviene. Ognuno dei personaggi si rivela fine a se stesso e nonostante il passare degli anni l'unica differenza tangibile è l'inizio della propria carriera professionale, il resto rimane immutato. Il finale è pessimo, davvero scontatissimo. Diversi sono i punti che potevano essere sviluppati molto meglio per dar vita ad un'opera più completa e piacevole, le basi ci sono ma purtroppo non vengono sfruttate e rimangono pertanto acerbe e inconsistenti. Le traduzioni, infine, sono fatte malissimo. Nonostante la presenza di una buona postfazione volta a svelare termini e usanze nipponiche, l'intera serie è gremita di ripetizioni e frasi tradotte in modo assolutamente poco accurato (per non dire di peggio).
Peccato, poteva essere un fumetto decisamente migliore.
[<b>ATTENZIONE! CONTIENE IMPORTANTI SPOILER SULLA TRAMA!</b>]
Mi sono avvicinata a quest'opera spinta dalla moltitudine di pareri positivi, ma devo dire che sono rimasta fortemente delusa.
La trama è piatta e poco interessante. Devo dire che il genere shojo non è il mio preferito, tuttavia ne ho letti molti che mi hanno coinvolto moltissimo.
Quest'opera per me si è rivelata di una noia assurda, e il pensiero di finirla (la bellezza di 16 volumi) quando già ero esausta al numero otto, non è stato facile. Tuttavia ho concluso la serie, perchè la trama è comunque ben strutturata e i personaggi sono ben caratterizzati, e maturano con i volumi, e gli anni.
La trama ruota principalmente su quattro persone. Takahashi Nanami è la classica liceale carina, socievole, allegra e gentile che al liceo cerca di fare nuove amicizie. Qui incontra Yano Motoharu, ragazzo carismatico, bellissimo e lodato dalle ragazze.
Anche Nanami non tarderà a infatuarsi di Yano. I due finiranno (come previsto) per innamorarsi, ma il passato di Yano nasconde ferite molto profonde (altrettanto prevedibile, trama già sentita e risentita).
Nonostante tutto devo dire che Yano è ben caratterizzato, all'apparenza sembra un ragazzo gioioso, goliardico, espansivo, ma cela un lato malinconico, sofferente, interessante. E ha una indole molto altruista e generosa, che si accentua con il proseguire della trama.
La loro storia d'amore è ricca di momenti felici e memorabili, ma anche drammatici e tristi.
Altro personaggio principale è Yamamoto Yuri, compagna di classe molto misteriosa, la classica ragazza chiusa e riservata, non bella, asociale e di poche parole. Tuttavia, si scoprirà ben presto essere un personaggio chiave della storia. Sotto la sua corazza di ragazza fredda come il ghiaccio, presto si scoprirà essere legata a Yano molto di più di quanto non sembri. E devo dire che per me è stato il personaggio più interessante di tutta la storia e che mi ha convinto a proseguire, sennò mollavo la serie molto prima della conclusione.
Nanami, mi spiace per molte ragazze che hanno amato la serie, ma l'ho trovata il personaggio più piatto e banale, insieme a Takeuchi Masafumi, il quarto personaggio principale, il migliore amico di Yano.
L'amicizia tra i due ragazzi mi ha fatto sorridere più di una volta, ma niente di più.
Takeuchi è il classico migliore amico che però è segretamente innamorato della fidanzata di quest'ultimo. Ho trovato il personaggio di Takeuchi insulso come pochi. Insomma, per tutta la serie sei innamorato di Nanami e cerchi ogni occasione per poterla corteggiare, ma non lo fai mai perchè la tua amicizia con Yano è troppo solida. E vabbe'. Ma poi dacci un taglio, mettiti il cuore in pace. Invece per anni ha questo tarlo fisso, e quando Nanami e Yano si lasciano, lui ne approfitta e si dichiara a lei. Ma dopo anni, e ripeto anni, che stanno insieme, scopro che lui, per rispetto del ricordo che lei ha di Yano, la bacia raramente e non hanno mai fatto l'amore! Ma che razza di coppia è?!
La trama comunque si estende dall'età adolescenziale per portare i protagonisti all'università fino a quando sono adulti, e i personaggi maturano e cambiano con gli anni. Per molti versi lo associo allo stile "slice of life".
I disegni: il tratto è pulito, e l'autrice ha uno stile tipico con questi occhi tondeggianti, ma è proprio negata con le mani, sproporzionate, spesso, e poco realistiche. Questa cosa mi ha dato fastidio qualche volta.
La Flashbook Edizioni ha investito bene sulla serie, con sovraccopertine colorate che ritraggono spesso i colori delle varie stagioni (bellissime davvero), e buona qualità cartacea.
Il mio voto 6,5 è per la trama, per me poco convincente e pallosa.
Avrei messo di meno, ma i disegni e il fatto che la narrazione è ben strutturata mi hanno impedito di abbassare a 4. Delusa!!
"Bokura Ga Ita", letteralmente tradotto "Noi c'eravamo", è un manga composto da sedici volumi ideato e disegnato da Yuuki Obata, portato in Italia da Flashbook Edizioni a partire dal maggio del 2007.
La storia inizia nel più classico dei modi. Takahashi Nanami è una studentessa di prima liceo il cui solo obbiettivo è quello di farsi molti amici nella sua nuova classe. Fra i suoi compagni di banco incontrerà Yano Motoharu, un ragazzo all'apparenza perfetto, ma che dentro di sé porta il peso di una terribile e spietata realtà. Nanami finirà presto per innamorarsi di lui, e verrà infine ricambiata, ma la storia che attende i due giovani è tutt'altro che allegra e spensierata.
Dopo un incipit visto e rivisto nelle più svariate forme, la trama di "Bokura Ga Ita" si sviluppa incredibilmente bene, riuscendo a differenziarsi dalla stragrande maggioranza degli shojo. Il rapporto di coppia non è fatto solamente di felicità e momenti memorabili, ma anche di tristezza, situazioni difficili ed impreviste, rassegnazione e molto altro. L'autrice si è voluta concentrare principalmente sugli aspetti negativi, senza però mai dimenticarsi di lanciare un appello facilmente intuibile: vale la pena soffrire, se veramente si crede in quello che si sta facendo; ed è proprio questo il caso della protagonista, che nonostante le numerose sfortune ha la forza di non arrendersi mai, e di continuare a credere nei propri sentimenti e in quelli della persona amata.
Oltre che per questo, "Bokura Ga Ita" riesce a distinguersi per via della sua ambientazione e della sua durata; la storia di Nanami e Yano non si ferma alle scuole superiori, ma prosegue anche all'università e oltre, trasformandosi in un percorso di vita invece che rimanere una semplice cotta adolescenziale.
"Bokura Ga Ita" è sicuramente un'opera in grado di commuovere e di emozionare, e grazie soprattutto a dei personaggi ben tratteggiati si dimostra coinvolgente sin dai primi volumi, continuando a crescere di volume in volume.
I personaggi crescono, e non solo dal punto di vista caratteriale e psicologico ma anche da quello fisico, ed insieme ad essi migliora notevolmente anche il tratto dell'autrice, la quale è molto abile nel rappresentarli nei vari momenti della loro vita.
Nei primi volumi lo stile è ancora acerbo, ma col passare del tempo si evolve in ogni suo aspetto, dall'espressività dei personaggi sino ai dettagli che li caratterizzano, per passare poi all'accuratezza dei fondali e all'abilità d'impaginazione.
Particolarmente belle e vivaci sono anche le copertine, che saltano subito all'occhio e attirano l'attenzione grazie a dei colori forti e sgargianti.
L'edizione Italiana curata da Flashbook presenta un prezzo leggermente sopra la media, ma sicuramente adeguato, non tanto per la qualità dei singoli volumi quanto per lo spessore dell'opera, che si dimostra essere uno dei prodotti più validi degli ultimi anni, dentro e fuori il suo genere.
In conclusione, se siete amanti o vi piacciono gli shojo, "Bokura Ga Ita" è una lettura estremamente consigliata, quasi obbligatoria. Un'opera che riesce a mischiare sapientemente tutti gli elementi classici del genere, aggiungendo una buona dose di novità e di situazioni singolari.
Pannero
Volumi letti: 4/16 --- Voto 8
"Bokura ga ita" è uno shoujo particolare, scritto e disegnato da Yuuki Obata, che ho deciso di leggere solo dopo aver apprezzato il primo volume di "Forget me not".
È chiaro che la Obata non è un'autrice come tutte le altre, ma ha qualcosa in più da dire.
"Bokura ga ita" racconta della prima cotta di Nanami per lo strambo Yano, suo compagno di classe. Fin qui tutto normale, ma quasi subito scopre che dietro ai suoi atteggiamenti un po' curiosi il ragazzo nasconde una temibile ferita, infatti la sua ragazza precedente è morta pochi mesi prima in circostanze non proprio limpide, pare infatti che si trovasse in macchina col suo ex ragazzo.
Nanami dovrà decidere se andare avanti oppure lasciare perdere Yano e tutti i suoi problemi.
La storia sembra semplice, ma la caratterizzazione contorta e misteriosa dei personaggi non lascia tregua al lettore.
Ogni volta che comincia a intravedersi un momento di noia, ecco che la Obata carica il colpo e va dritta con un nuovo colpo di scena, sempre più sconvolgente del precedente.
La storia raramente si ferma, e l'autrice continua con la sua discesa nei meandri della psiche e del passato di Yano, rendendolo un personaggio sempre più complesso e difficile.
Le atmosfere in generale mi hanno ricordato un altro shoujo della Shogakukan che avevo a suo modo apprezzato, "Secret Unrequired Love". Se vi è piaciuto, ci sono ottime probabilità che vi piaccia anche questo.
La Obata non è una delle mie autrici preferite, perché non sono una fan del "dramma a tutti i costi", ma è innegabile il suo talento nel tenere il lettore sempre sulla corda, creando shoujo più maturi in cui non è facile distinguere tra buoni e cattivi e non sempre le cose sono come sembrano.
Più che triste o drammatica, si può definire una storia seria, a volte un po' inquietante e sconvolgente, con pochi attimi di tregua. È strano e unico il modo che ha l'autrice di rispondere a certi temi e a certe domande tipiche del mondo dei manga, cosa che fa tutte le volte con uno sconvolgente pessimismo che da un carattere unico ai suoi manga.
Il punto debole sono i disegni, a volte tendenti al trascurato.
Pochissimi sfondi, un'anatomia approssimata e una retinatura non troppo presente. Comunque il tutto si fa da parte per lasciare spazio ai dialoghi e a tanti piccoli balloon che popolano e riempiono le tavole.
Molto bella come al solito l'edizione italiana della Flashbook, con una sovraccoperta piena di dettagli e una bellissima grafica, e molte note a fondo volume che aiuteranno i lettori meno esperti nella comprensione.
Lyuze
Volumi letti: 16/16 --- Voto 10
Se fossi costretta a descrivere "Bokura ga ita" con due soli aggettivi, sceglierei "soffice" e "malinconico".
Quella parte malinconica forse allontana una fetta di pubblico perché si tende ad aspettarsi quasi solo leggerezza e spensieratezza dagli shojo (motivo per cui credo che "shojo" sia riduttivo per questo manga)... O quanto meno che i momenti di tristezza non siano così preponderanti: se si affrontano così tanti argomenti così poco allegri, la maggior parte delle persone tende a trovare tutto "troppo depresso" o "noioso" (commenti in cui spesso sono incappata).
E in effetti credo non sia un manga per tutti.
Chi si aspetta un ritmo veloce, continui colpi di scena, lotte all'ultimo sangue tra rivali in amore che si fanno sgambetti e dispetti; chi si aspetta il personaggio cattivo da odiare per fare il tifo per l'altro (l'eroe/eroina perfetto/a e impeccabile) come in ogni scontato e banale triangolo amoroso che tanto va di moda negli shojo... ha decisamente sbagliato manga.
"Bokura ga ita" è lento e così deve essere: i temi trattati non sono facili e meritano un approfondimento graduale, in punta di piedi, non un passaggio fugace e superficiale.
Proprio per questo i continui flashback sono necessari, perché il fantasma del passato di Yano è inevitabilmente onnipresente. E quel passato è imprescindibile per capire il presente.
Così come sono necessari i silenzi, le cose non dette o dette a metà (anche se possono fare rabbia a chi si mette nei panni della protagonista che subisce le menzogne).
È tutto funzionale a indagare più a fondo possibile nei sentimenti dei protagonisti.
Non si può fare il tifo per Yano o Takeuchi-kun; neanche per Nana-chan o Yamamoto-san.
Non c'è una contrapposizione netta; non c'è la volontà di eroicizzare o martirizzare un personaggio piuttosto che un altro.
Non c'è un personaggio cattivo e detestabile, così come non c'è un personaggio perfetto e impeccabile.
Ma proprio per questo a tutti possiamo affezionarci (a meno che non si è abituati - come dicevo sopra - a fare il tifo di pancia per un personaggio perché vogliamo a tutti costi un buono e un cattivo): ognuno è pieno di insicurezze e ammaccature che rendono tutto più verosimile e realistico. Ti sembra di palpare la realtà, la verità della vita quotidiana.
<b>ATTENZIONE: contiene spoiler sulla trama.</b>
E proprio in virtù di questa verità (se non si prende tutto con superficialità e pregiudizio) si riesce a provare empatia per ogni singolo personaggio: non si riesce neanche a odiare la "fastidiosa intrusa" Yamamoto Yuri che, man mano che la storia si sviluppa, comincia a prendere una sua forma che la rende umana e per questo perdonabile (nonostante certi suoi gesti che possono sembrare subdoli, cattivi o deplorevoli): a un certo punto quasi fa tenerezza, quasi ci si affeziona anche a lei, disperatamente innamorata e condannata a vivere all'ombra (del ricordo) della sorella finché non decide di riprendere in mano la sua vita (grazie anche all'aiuto di un'amica, l'unica, che in età più matura le ricorderà che ha tutto il diritto di piacersi).
Gli altri protagonisti è più facile amarli, perché sono più facilmente leggibili, più vicini ai personaggi a cui ci siamo abituati.
Ma anche Yano ha le sue inquietudini che spesso, ingiustamente e senza volerlo, fa pagare alla persona che gli sta accanto. Eppure non si riesce a odiarlo per quello che combina a Nana: anche i suoi continui errori lo rendono più umano e perdonabile. E i continui rimandi al passato sono funzionali proprio a questo.
Anche il suo rapporto con la madre, intenso e conflittuale, è assai commovente. I dialoghi tra i due sono pochi ma densi di significato: nel periodo di serenità, nella crisi tra i due e infine nella tragedia emergono alcuni dei motivi che hanno fatto di Yano il personaggio malinconico, irrequieto e inquieto che è e rimane in tutto il manga. Senza però mai perdere la tenerezza e l'amore di cui continua ad essere capace anche se prova a negarselo con tutto sé stesso perché crede di non meritarlo (motivo che lo porta ad allontanarsi da tutti, senza lasciare traccia di sé nella sua vita precedente).
Nana-chan è la nostra buona, tenera e impacciata protagonista. Sembrerà di averne trovate tante come lei, nei manga. Ma io la trovo diversa da tutte.
Nonostante le continue insicurezze instillate in lei da Yano e dal loro rapporto poco stabile (perché restano sospese delle verità non dette) - affronta tutto con inaspettata maturità; anche quando le sembra di aver irrimediabilmente perso Yano e di dover quindi provare a cominciare una nuova vita senza di lui.
È profondamente innamorata di Yano, ma non ciecamente: nel senso che non subisce passivamente la presenza del "fantasma" di Nana-san o le contraddizioni e le bugie di Yano ma anzi pretende giustamente il rispetto che le è dovuto.
Ha anche lei i suoi momenti di debolezza, che sono normalissimi viste le contingenze, ma riesce comunque a uscirne con rinnovata forza (spesso grazie anche all'aiuto di Takeuchi).
E Takeuchi, povero Takeuchi!
Un buono, un pezzo di pane.
Innamorato ma non ricambiato, lotterà fino alla fine per conquistare la donna che ama... aspettando silenziosamente, pazientemente che arrivi il suo turno, che Nana si conceda completamente a lui (dimenticando quindi Yano) - ma, nonostante tutto, continuando a mettere i bisogni del suo amico quasi sempre prima dei suoi stessi bisogni.
<b>Fine spoiler.</b>
Ecco, una delle particolarità di questo manga è che non si concentra soltanto sulla storia d'amore ma anche sull'amicizia fortissima, indissolubile tra Yano e Takeuchi.
A quest'amicizia viene dedicata la stessa attenzione che viene riservata alla storia d'amore: c'è qualcosa di meraviglioso nel modo in cui continuano a starsi accanto nonostante amino la stessa donna, nel profondo affetto che li lega nonostante il tempo che passa e l'assenza.
La maturità con cui interagiscono anche i nostri protagonisti maschi, insomma, è sorprendente e contribuisce a rendere questo manga ancora più particolare, pervaso com'è da una rara delicatezza (che si scorge in ogni pagina, in ogni disegno, in tutte le parole e i sentimenti raccontati).
Per sintetizzare: "Bokura ga ita" è una storia d'amore e d'amicizia. Una storia bella, tenera, intensa, struggente.
I personaggi sono tutti interessanti e approfonditi perfettamente (anche Akiko che subentrerà nella seconda metà del manga, nella nuova vita di Yano a Tokyo).
La trama è molto particolare, sondata con tocco soffice nonostante la drammaticità degli eventi.
Dialoghi e monologhi sono assai toccanti e lo sono anche i silenzi.
Si indagano i sentimenti in maniera delicatissima, anche e soprattutto nei momenti tragici.
Non è mai banale o scontato: non lo è nelle svolte inaspettate che prende la storia nel corso dei 16 volumi (svolte che possono sembrare spiacevoli, ma perché l'autrice tende a non compiacere - non volontariamente almeno - le aspettative del lettore, anche a costo di deluderlo); e non lo è neanche nel lieto fine.
I disegni non si possono definire di certo perfetti, anzi a volte sono abbozzati, ma credo sia funzionale a rendere tutto ancora più delicato.
Insomma, è uno dei miei manga preferiti in assoluto.
Lo definirei tranquillamente un Capolavoro.
E consiglio di guardare anche l'anime: fedelissimo al manga -poiché lo segue passo passo (tranne in parte nell'ultimo episodio)- è fatto molto bene, rispettoso della delicatezza del tratto e della storia (delicatezza che si esprime perfettamente anche nelle voci soffici e pacate dei doppiatori).
Peccato solo che non segua tutta la storia, interrompendosi più o meno alla metà (prima del balzo in avanti nel tempo).
RisaKoizumi29
Volumi letti: 16/16 --- Voto 10
Se volete uno shojo diverso dagli altri, particolare e per la maggior parte delle volte, perché no, anche imprevedibile, Bokura ga ita è perfetto.
Bokura ga ita è l'opera più conosciuta, e maggiore, di Obata Yuuki. Costituita da 16 volumi, ognuno all'ottimo prezzo (qualità-prezzo) di 5,90 euro. E' la prima opera che leggo della sensei, ma già dal primo volume se ne può percepire la bravura, nel gestire i personaggi, i loro sentimenti e la storia in generale.
Il manga verte sulla storia di due giovani ragazzi, Yano e Nanami, negli anni del liceo, per poi successivamente fare un salto temporale e quindi poter assistere anche al loro ingresso nel mondo degli adulti.
Nanami, che inizialmente dimostra di detestare, anche se "non eccessivamente" Yano subito dopo se ne innamora. Non è spoiler se vi dico che i due si metteranno insieme, ma la loro sarà una storia d'amore tormentata, spesso da fantasmi del passato, da situazioni difficili che li metteranno continuamente alla prova.
Oltre ai protagonisti entreranno spesso in gioco altri personaggi, tutti ottimamente caratterizzati, ed in particolare avranno un ruolo importante nella storia il migliore amico di Yano e una ragazza, Yuri, che ha a che fare con il passato dello stesso.
A mio parere sono tutti e quattro (Yano, Nanami, il migliore amico e Yuri) ben caratterizzati, come ho già detto prima, ma il personaggio che più mi ha affascinato è proprio quello di Yano, spesso dolce, altre volte freddo, alcune volte egoista e altre ancora pronto a tutto per "salvare" gli altri, un personaggio davvero interessante, e come gli altri, per questo, molto realistico, con i suoi pregi e i suoi difetti.
Un personaggio che invece mi ha sorpresa nel suo percorso di crescita è Nanami, che prima dimostra di essere la tipica "piagnucolona" e poi man mano, senza che te ne accorga, diventa il personaggio emotivamente più forte di tutti.
Questo manga è davvero spettacolare e lo consiglio a tutti indipendentemente dal sesso, ma soprattutto agli amanti del genere.
Bokura ga ita è una storia delicata, e matura sotto diversi punti di vista, perché va al di la di una semplice storiella tra due liceali. All'inizio forse sembrerà così, però comunque si capisce sin da subito che si è di fronte a qualcosa di diverso, che ci si allontana dai primi batticuori, il primo litigio, e le solite palle degli shojo manga. C'è anche questa componente, ma in minima parte, e credo ciò sia dovuto al fatto che inizialmente i due siano dei ragazzini, e le vicende narrate assumono il sapore dei ricordi nostalgici di una lontana adolescenza. Questa cosa se da un lato mi piaceva, perchè quest'atmosfera onirica sembrava cullarmi, dall'altro mi inquietava perchè quand'è così non sai mai da cosa è composto il presente.
Bokura parla della nascita di un amore, ma è un amore che nasce in una situazione particolare perchè c'è una presenza che opprime il cuore di Yano. Yano ha vissuto delle esperienze che lo hanno segnato in modo indelebile e che purtroppo non riesce a superare, perchè Yano è un personaggio molto fragile, ed è questa forse la cosa che me lo ha fatto amare di più, ovvero il fatto che sia totalmente umano. Yano sbaglia, ha delle colpe come tutti quanti, ha dubbi, ha le sue contraddizioni, e il che lo rende a mio parere un personaggio estremamente vivo. Yano è lontano dallo stereotipo del principe azzurro, perchè mentre questo vive solo nella nostra fantasia, Yano forse vive in ognuno di noi.
L'amore con Nanami è all'inzio tormentato, ma quello che sembra essere un pericoloso triangolo tra lui, lei e l'altra morta, fortunatamente non lo è, perchè come vedrete solo più avanti, l'autrice vuole andare a parare da tutt'altra parte, e quel passato che Yano vuole dimenticare rappresenta un fardello non perchè Nana è ancora la donna che ama, quanto piuttosto perchè quel passato è ciò che lo porterà a fuggire da se stesso e da tutti, per paura di essere ferito.
All'inizio è normale porsi delle domande circa la sincerità dei sentimenti di Yano, ma la Obata toglie ogni ombra di dubbio a riguardo, in quanto "Non ci si innamora di qualcun'altro perchè si è dimenticato il nostro amore passato, ma è solo innamorandoci di qualcun'altro che possiamo dimenticare un amore del passato", e Nanami rappresenta il presente di Yano, quel presente talmente bello che renderà opaco quel passato ormai lontano. Forse è tutto ciò che rende speciale ai miei occhi questo sentimento. Di solito i manga narrano del primo grande amore, che viene presentato agli occhi del lettore come unico, invece qui Yano in passato ha già amato, e pure tanto. Ma l'aver amato una volta, impedisce di potersi innamorare davvero di nuovo? Il sentimento di Yano per Nanami nasce nel suo cuore ferito, eppure nasce, lo travolge, e si rivelerà essere quell'amore che darà un senso alla sua esistenza, un significato alla sua venuta al mondo.
Gli amori passati possono diventare memorie, ricordi da portare nel cuore con i quali possiamo convivere. Ma il presente è qui e ora, e gli amori di oggi sono quelli che ci permettono di vivere e di essere felici.
Il loro percorso di crescita è lungo e tortuoso, e saranno diverse le svolte impreviste che vi faranno rimanere di sasso. Inoltre da un certo punto in poi la storia vi terrà in agonia e col fiato sospeso, perchè davvero può succedere di tutto. Questa seconda parte del manga sarà anche quella che mi ha fatto soffrire di più, ma trovo anche sia la più bella, ma non vi spiego nel dettaglio perchè altrimenti dovrei spoilerare. Sappiate però che li Yano e Nanami sono adulti, si sono già inseriti nel mondo del lavoro, sono quindi trascorsi ben sei anni dal periodo adolescenziale.
In questa parte della storia le debolezze di Yano verranno molto enfatizzate, e saranno in pratica il perno attorno al quale ruoterà il tutto, quindi c'è da dire che se non tollerate lo Yano degli inizi...non credo lo tollerete poi.
Io non ho potuto fare a meno di soffrire con lui, in quanto potevo percepire tutto il suo dolore e la sua disperazione.
Altro personaggio in cui non mi è stato difficile immedesimarmi è la dolce e tenace Nanami, che non può non suscitare empatia visto ciò che sarà costretta a vivere.
Che cos'è la felicità? E i due protagonisti, riusciranno a trovarla? Riusciranno a trovare la retta via? E' solo leggendo che lo scoprirete, Beh si è capito che Bokura ga ita è un manga che ho apprezzato molto, e credo che porterò per sempre dentro di me le tante piccole riflessioni che si trovano al suo interno insieme alle tante emozioni che mi ha regalato.
Attenzione, possibili spoiler
Ogni volta che in una recensione leggo "Non è il solito shoujo" le labbra mi si increspano in un sorriso dolceamaro, perché spesso capita che il titolo in questione, in particolar modo se recente, sia esattamente questo: una minestra riscaldata priva di qualsivoglia ambizione se non quella di intrattenere senza troppo impegno da entrambi i lati del cosiddetto Quarto Muro. Tutto sembrava presagire che tale dovesse essere il destino di "Bokura ga Ita", ma per fortuna Yuuki Obata ha saputo prendere in mano le redini della propria storia prima che si compisse ciò che personalmente ritenevo, se non inevitabile, quantomeno probabile.
Nanami Takahashi accoglie il passaggio dalle medie alle superiori con la gioiosa e innocente spregiudicatezza di chi non vede l'ora di stringere quante più amicizie possibile, ma c'è un ragazzo che proprio non le riesce di trovare simpatico: Motoharu Yano, conteso da una considerevole fetta di popolazione femminile del liceo che entrambi frequentano e apparentemente privo di problemi o di difetti. Naturalmente le cose non stanno così, e anzi Yano si rivelerà ben presto un'anima forse più tormentata di quanto egli stesso sia consapevole; Nanami sa di non avere molto da offrirgli e che stargli accanto non sarà facile, ma incapace di resistere al fascino malsano che sprigiona intende comunque provarci. Sarà abbastanza?
Inutile girarci intorno: i primi volumi non sono granché. O meglio non aggiungono né tolgono alcunché di sostanziale al panorama degli shoujo moderni, e anche se in questo non vi è nulla di male la pazienza dei lettori più esigenti (e perché no, anche smaliziati), sempre alla spasmodica ricerca di quel "di più" che li renda orgogliosi dell'ultimo acquisto fatto, potrebbe essere messa a dura prova non tanto per una mancanza di spunti, bensì per la fatica con cui essi emergono. Bisogna infatti aspettare di aver raggiunto un terzo della lunghezza del manga prima di avere la certezza che sia decollato davvero, e non è poco, considerando che consta di sedici albi. A difesa della Obata, tuttavia, va detto che la carne al fuoco è davvero tanta e che autori meno esperti di lei avrebbero fatto ancora più fatica a non scadere nell'ovvio o nel melodrammatico: lutti ancora da elaborare, confronti impossibili, tradimenti, situazioni ambigue, bugie, silenzi colpevoli, malattia... ce n'è per tutti i gusti, insomma, ma per fortuna l'assurdo non viene mai raggiunto. Questo perché l'introspezione psicologica dei vari personaggi, i cui punti di vista spesso si alternano nel corso dei nove anni durante i quali è ambientata la storia, è eccezionalmente curata e puntuale, a cominciare da Nanami che, lungi dal lasciarsi sopraffare dagli eventi come farebbero tante - troppe - sue "colleghe", trova la forza di reagire per sé e per Yano, che beneficia enormemente della sua influenza pur rimanendo una figura molto controversa.
Takeuchi - Nanami - Yano, Nanami - Yano - Nana, Nanami - Yano - Yuri, Nana - Yano - Yuri, Nanami - Yano - Akiko: non vi è dubbio che il poligono preferito dell'autrice sia il triangolo. Eppure, strano a dirsi, nessuno di questi ménages è inutile o fuori contesto, perché è soltanto interagendo (o non) con questi "intrusi" che i due protagonisti, specialmente Yano, riescono a dare il meglio di loro stessi. È inoltre molto interessante assistere al dilemma di colui o colei che, di volta in volta, ricopre il ruolo del vertice più debole: Takeuchi è dibattuto tra la lealtà nei confronti di Yano e il desiderio di rendere Nanami felice, Yuri accetta di farsi usare pur di non venire separata dall'unica persona che l'abbia fatta sentire viva, mentre l'invidia di Akiko nei confronti di Nanami si trasforma ben presto in una sincera partecipazione alle sue pene d'amore. Nana, infine, costituisce un caso particolare in quanto l'unico personaggio postumo della serie, ma il suo impatto è tale da condizionare pesantemente, anche a distanza di tempo, il corso delle vite di chiunque abbia avuto a che fare con lei, nonostante nessuno di loro sembra averla conosciuta veramente.
Devo ammettere che il tratto della Obata mi ha lasciato piuttosto fredda: è grazioso e pulito pur non dando l'impressione di essere il mero frutto di un esercizio di stile, ma al tempo stesso manca un po' di verve, così come la regia delle tavole, quantunque funzionale, risulta in alcuni punti eccessivamente rigida, complice anche una sceneggiatura a tratti da snellire. Che dire poi di quegli sguardi che rimangono vacui anche nei momenti di tensione? Siamo quindi di fronte a uno stile di disegno che assolve sì al suo compito, ma nulla di più, ed è un peccato perché costringe l'autrice a puntare tutto su sceneggiatura e caratterizzazione dei personaggi. Buon per lei che la scommessa sia andata a buon fine.
Wildflower.2
Volumi letti: 16/16 --- Voto 8
Uno degli shojo-manga che ha avuto maggiore successo, tanto da portarlo a raggiungere ben 16 volumi e alla realizzazione di un anime (che però riguarda solo metà della trama originale, sviluppata in 70 capitoli, quindi orentativamente dura fino all'ottavo volume) e due live action.
Con estrema dolcezza e delicatezza, l'autrice Yuuki Obata, ci fa immergere nel mondo di Bokura Ga Ita, che pur riguardando ragazzi di 15-16 anni, tratta temi forti e non sempre facili da esprimere per degli adolescenti, che pian piano cominciano a capire e a provare con le loro esperienze.
La protagonista è Nanami, una ragazzina di quindici anni, e la trama si sviluppa attorno alla storia d'amore tra lei e un suo compagno di classe, Yano. Il tutto in un'ambientazione scolastica.
La relazione tra i due non sarà così facile: il grande ostacolo per Nanami, infatti, sarà quello di accettare e superare il duro passato di Yano, affrontando tutte le sue incertezze e le sue paure, arrivando a fidarsi completamente di lui.
Problemi reali che portano a far riconoscere il lettore in quei personaggi, in quelle vicende, in quei turbamenti, in qui sentimenti, che rendono i protagonisti molto umani e appunto realistici nel loro complesso.
In disegni semplici, non troppo dettagliati (ma comunque molto adatti al genere shojo) con linee sottili e fluide e in sfondi opachi, a volte appena accennati, si sviluppa la dolcissima storia d'amore, non poco tormentata, di Nanami Takahashi e Yano Motoharu.
Un manga dunque piacevole, dal quale traspaiono argomenti e temi forti come la morte, il primo amore, il saper ricominciare, la lontananza, il sesso, la forza nel tendere la mano e riuscire a prendere la cosa più importante.
Il manga è edito in Italia da Flashbook edizioni in una versione con sovraccoperta al prezzo di 5.90 euro.
A prima vista Bokura Ga Ita può sembrare il solito, banale, manga shojo, dove lei ragazzetta banale si innamora del più bello, ma odioso, ragazzo della scuola. In pratica la trama del primo volume. I disegni, inoltre, nei primi volumi sono stranamente sproporzionati (mani troppo grandi) e ogni tanto "spariscono occhi".
Ma continuate a leggere, anche se pensate sia inutile e banale. Troverete, nella figura di Yano, un personaggio atipico per uno shojo.
Bokura ga ita ha una storia drammatica ma dolcissima e già dal 4 volume i disegni diventano piccoli capolavori. I sorrisi dei personaggi sciolgono il cuore e non riesci a fare a meno che impersonificarti in loro.
La storia raccontata va dai loro 15/16 anni ai loro 24/25 anni e i disegni dei loro visi crescono perfettamente con loro insieme alla bravura di Obata-sensei.
Lo consiglio a tutti. Vi innamorerete di personaggi, storia e anche delle emozioni che vi susciterà!
Beh dopo tutto ciò mi sembra ovvio il perchè del 10!
Una grandissima delusione.
Speravo in un finale (che mi sono fatto spoilerare) molto diverso, molto *drastico*, per riscattare tutta la noia che avevo dubito subire all'inizio della storia...E invece non sono stato accontentato...
Ma andiamo con ordine.
Nanami è la classica ragazza anonima che si prende una cotta per Yano, il ragazzo più carino, popolare (e ovviamente problematico) della classe. L'amore è ricambiato, con tanto di dialoghi che sembrano quelli di due 30enni e non di due 15enni.
Ovviamente c'è di mezzo una specie di triangolo poiché il migliore amico di Yano si interessa ben presto alla protagonista. Ovviamente caratterialmente il migliore amico di Yano è il classico bravo ragazzo dolce e premuroso(e siamo già al terzo cliché dopo la protagonista anonima, il ragazzo figo e popolare e l'amico che sembra un pezzo di pane).
Insomma la prima parte del manga è una noia infinita che ho faticato non poco a leggere.
La seconda parte invece si riscatta (in parte) poiché mostra i protagonisti in età più adulta (intorno ai 22 anni) Hanno un lavoro e sono indipendenti.
Il punto a favore di questo manga è sicuramente la caratterizzazione psicologica di tutti i protagonisti, ma mi sembra anche il minimo...voglio dire in 16 volumi l'autrice ha avuto tutto il tempo per fare questo lavoro.
Poi appunto, ho saputo che il finale non era quello che mi aspettavo ed è stato il colpo di grazia...
Classico shoujo sopravvalutato, non riesco a credere che abbia avuto lo stesso premio della "Clessidra" di Hinako Ashihara.....
Ottima comunque l'edizione Flashbook, con sovra copertine splendide, traduzione ottima e carta decente (dipende dai numeri).
Bokura ga ita è qualcosa di sfuggente, un vortice di sensazioni, di sentimenti, di sguardi, di parole appena sussurrate e di immagini che svaniscono. Per questo motivo se mi chiedessero "quale parte ti è piaciuta di più?" io mi troverei in difficoltà a rispondere. Per me la divisione in capitoli, in volumi, è come se neanche ci fosse. La storia scorre talmente naturale e avvolgente che anche riprendere a leggere a distanza di mesi mi da la sensazione di non aver mai smesso.
Yano è il personaggio più vivo che io abbia mai visto in un anime. Ha un suo modo di pensare, di parlare, di vestirsi, di camminare, di ridere... persino di guardare. E' la prima volta che mi capita di riconoscere un personaggio solo da un'espressione del volto. Ed è forse proprio lui il più grande punto di forza di Bokura ga ita. Tutto è cosi reale, sembra quasi che i personaggi si muovano da soli all'interno di quel mondo. Un mondo così simile al nostro per immagini e parole, ma così lontano da afferrare per l'aggrovigliata trama di pensieri ed emozioni che nasconde.
All'inizio può sembrare la solita storia d'amore tra i banchi di scuola. Una ragazzina normale, non bellissima, che si prende una cotta per il ragazzo più "figo" della scuola. Lui è un burlone e lei si innamora subito del suo sorriso. In realtà Bokura ga ita è molto più di una storia d'amore: è la vita. Non manca niente.
Se dovessi lamentarmi per qualcosa me la prenderei con la lentezza struggente con la quale escono i volumi (mesi e mesi di attesa, appunto) e con il disegno dei volti, bellissimi, ma praticamente uguali l'uno all'altro; a un certo punto diventa difficile distinguere i diversi personaggi, soprattutto quelli femminili.
Ovviamente queste sono inezie al cospetto di una storia sorprendente. E la cosa più incredibile sta nella semplicità. Pensare a trame complicate non è facile, ma trasformare una storia apparentemente banale un capolavoro è qualcosa che va oltre.
Si, proprio cosi, per me Bokura ga ita è un capolavoro e gli dò il massimo dei voti (cosa che non mi capita quasi mai), perché se mi chiedeste cose cambierei per migliorarlo io risponderei: niente.
Quando iniziai a leggere questo manga mi resi subito conto di una cosa, e cioè, che non sapevo e non capivo come mai i voti dati a questa serie fossero così alti, poichè dopo solo pochi capitoli, mi aveva già annoiata. Pensai che era la solita solfa, eppure, decisi di proseguire per semplice curiosità e ora mi ritrovo a recensire una delle storie d'amore più delicate che abbia mai letto: la protagonista di questa bizzarra avventura è Takahashi Nanami, che dal carattere gioviale e spontaeo, fa la conoscenza dello sfrontato e popolare Yano. Due mondi ben distinti li separano, e di questo Nanami se ne rende conto soprattutto nell'attimo in cui il suo cuore inizia a provare più della semplice amicizia iniziale. Grazie a questa relazione entrambi cominceranno ad addentrarsi nell'arduo mondo dell'adolescenza ed a scoprirne i suoi valori, problemi, e cambiamenti.
Ripensando al particolare che mi portò a proseguire la lettura di Bokura ga ita, mi ritrovo anche a riflettere sulle emozioni che l'autrice Yuuki Obata è riuscita ad immettere in questi 13 volumi con molta delicatezza. I personaggi sono dotati di un tocco delicato, e muovendosi all'interno dell'arco narrativo, riescono a portare la storia a livelli sempre migliori: essi crescono, si innamorano, piangono e ridono ma soprattutto vivono. Bokura ga ita è vita, una pura e semplice vita di due ragazzi che, appartenenti a due realtà differenti, finiscono per incontrarsi e vivere uno per l'altra attraverso l'inizio dell'adolescenza per poi divenire un giorno adulti.
La caratterizzazione dei personaggi è ben riuscita, e denota grande abilità nel destrarsi fra i sentimenti che ci accompagnano tutti i giorni, senza tralasciare l'importanza derivante dal fatto che, Bokura ga ita, è comunque un manga e non un libro, pertanto non vi è un'infinità di dialoghi ed i disegni possiedono un tratto abbastanza raffinato seppur non eccellente, ma comunque adatto alla storia.
Invito a leggere questo manga perché possiede una trama che merita, uno sviluppo notevole da un inizio che nulla di particolare dice, e una finezza ben percettibile e un fattore molto bello è che man mano che la serie prosegue migliora sempre più, crescendo e perfezionandosi assieme ai personaggi.
In conclusione ritengo Bokura ga ita una delle più belle letture shoujo in circolazione, e la consiglio a tutti gli amanti del genere.
Se amate il genere shoujo, il vero shoujo, quello che ti prende, quello che ti fa ridere, piangere, trasalire, "Bokura Ga Ita" è il manga che fa per voi! E' davvero uno Shoujo con la S maiuscola, rari in questi periodi. Non è la semplice storia banale e scontata... ci sono tanti colpi di scena, tante rivelazioni!
Vi ho incuriosito almeno un po'?
Ecco la trama, semplice, lineare ed efficace!
Takahashi Nanami si appresta a iniziare le scuole superiori con un intento: farsi nuovi amici e vivere una bella vita da liceale. Questa vita desiderosa di assaporare viene sconvolta da Yano, un bel ragazzo dal sorriso triste, un ragazzo solitario dal passato travagliato.. un passato che rimarrà vivo e presente sempre, in tutto l'arco del manga. Vi è una malinconia con cui Nana si scontra ogni giorno. I due s'innamorano, ma non sarà una relazione semplice... tante insidie gli remano contro.
Il manga scavalca gli archi temporali... vedremo sia la vita da liceali, sia la vita aldilà dei banchi di scuola e dell'università... il manga continua nell'età adulta. E questo non è da tutti gli shoujo.
In genere ci presentano la solita favoletta tra le quattro mura e ci rimpinzano di romanticismo gratis, senza rendersi conto che una storia così, sì, può piacere, ma nessuna se la ricorderà! Invece la storia d'amore fra Nana e Yano se la ricorderanno tutti! Ed io non vedo l'ora di sapere come finirà!
Il grandissimo pregio di questo manga, oltre ad una storia favolosa, è il disegno! Yuuki Obata ci delizia con un disegno raffinato, delicato, espressivo! Sì, le emozioni dei personaggi le capiamo anche solo dallo sguardo! E' qualcosa d'impressionante! E' davvero un'artista con un grande talento! Il suo stile è preciso e prende subito, arriva dritto al cuore.
Inoltre la caratterizzazione di ogni personaggio è ben studiata e ben sudata! Yuuki Obata prevede le nostre reazioni e mette su un intricato sistema di personaggi che sconvolge tutto. E' davvero lodevole e coraggiosa!
Come detto all'inizio, questo manga, che si concluderà nel 2012 con 16 volumi, è davvero un'opera eccellente! Non so come finirà... Quale sarà il destino di Nanami e di Yano? Non lo so nemmeno io... Ma sono certa che non potrà mai deludermi un manga che mi ha donato tantissime emozioni e mi ha sconvolto tanti pomeriggi di lettura! Dal 2007 ad oggi anche l'autrice stessa è cambiata: ha avuto un brusco stop a causa di gravi problemi di salute... quando è tornata all'opera, dal 12° volume in poi, si nota subito un tratto più maturo nel disegno; si è affinata ancora di più, ma non ha perso l'essenza dei suoi personaggi...Non sembrava fossero passati due anni dall'ultimo tankōbon.
Non è una semplice storia d'amore... E' qualcosa di più! Sta a voi scoprirlo!
Ringrazio infinitamente la Flashbook per aver portato in Italia "Bokura ga Ita"!
Questo manga mi è piaciuto davvero un sacco. È raro che una storia mi prenda a tal punto da farmi fiondare in fumetteria a recuperare tutti i volumi. Me ne sono innamorata sin da subito. Bokura ga ita è una di quelle storie che non può essere recensita per far capire ai lettori quanto sia straordinaria, l'unico modo per capirlo è leggerla. Bokura ga ita va assolutamente letto!
La storia parte in maniera piuttosto modesta, infatti i primi due volumi non mostrano nient altro che una comune love story tra due ragazzini di liceo. Ma poi drasticamente assistiamo ad un altra serie di eventi che un po' per lo stile narrativo, un po' per il contenuto di questi ultimi, lasciano davvero un impronta indelebile nella mente del lettore. Io sono rimasta davvero stregata. Inoltre la storia procede senza interruzioni o blocchi, una serie continua di colpi di scena e un finale che per ora rimane inaspettato. Potrebbe davvero succedere di tutto.
Mi è piaciuta particolarmente la presenza/assenza del personaggio di Nana-san, che ha dato un sacco di pepe alle vicende della prima parte della storia. Mi è piaciuta l'insistenza di Yano nei confronti di Nanami, che si è reso assolutamente trasparente e sincero con lei, chi non vorrebbe un ragazzo tenace come lui?
Anche la figura di Takeuchi-kun è piuttosto azzeccata, idem per quella di Yuri Yamamoto, un personaggio che "detesto" ma in bene, perché credo che serva ai fini della storia.
Il personaggio di Nanami invece a primo impatto non mi ha convinta ma poi, a storia inoltrata, devo dire che l'ho ammirato soprattutto per la tenacia che, in particolar modo a partire dal volume 9, ha dimostrato: il non riuscire a rinunciare alla propria felicità perché convinta che colui che vuole accanto a sé desideri lo stesso. Inoltre è sempre rimasta estremamente coerente nei confronti di se stessa, senza tradire i propri principi e senza abbandonare mai Yano, riuscendo a capire il suo animo nonostante tutto quello che aveva passato.
Adoro il personaggio di Aki, che però viene presentato solo a partire da metà storia in poi, circa.
La storia viene narrata con dialoghi genuini e realisti, e per la maggior parte con una serie di battute che i protagonisti si lanciano l'un l'altro - che assomigliano ad una serie di botta-risposta - che mi hanno fatto davvero aprire gli occhi. Queste battute sono brevi ma d'impatto e dense di morale. Penso inoltre che ci sia del vero in ogni espressione verbale - e non - che ogni personaggio esprime, oltre ad una altissima capacità introspettiva.
Unica pecca i disegni: non mi fanno impazzire e secondo me sminuiscono il manga dando ad esso, a primo impatto, un immagine troppo semplicistica della storia, impressione che viene tuttavia disintegrata, per fortuna, dalla lettura del manga.
Leggete Bokura ga ita!
Devo ammettere che questa storia mi ha davvero affascinata. L'autrice, Yuuki Obata, ha saputo ben interpretare i sentimenti e le problematiche di un'adolescente alle prese con il suo primo amore. I disegni li ho trovati carini, anche se per molti potrebbero sembrare originali; solo che durante le pagine finali mi sembravano più bozze (solo in particolari parti). Ho notato inoltre il fatto che, diversamente da altri titoli, la versione animata segue fedelmente la trama del manga, solo che il 26esimo episodio mi ha lasciata di stucco: il finale non era adatto dato che lasciava presagire ci fosse un continuo, quindi consiglio di leggere direttamente il manga. Il manga è veramente bello e soprattutto mi è piaciuto il passaggio dall'età adolescenziale all'età adulta dove è evidente che Nanami non è cambiata di una virgola, mentre intorno a lei tante cose sono cambiate. Per concludere direi che il 14° volume non è il finale, ma mi aspetto un 15° e chissà se questo sarà l'ultimo. Voto 9.
Bokura ga ita mi è stato consigliato talmente tanto spassionatamente da tante persone che è stato uno dei pochi manga di cui ho comprato tutti i numeri usciti a scatola chiusa senza esitazione e devo ammettere che non me ne sono pentita. Nonostante durante la lettura dei primi volumi abbia pensato che come opera non fosse affatto originale, le vicende e i protagonisti (etichettabili superficialmente come comuni) hanno comunque catturato subito la mia curiosità e, dopo aver letto tutto d'un fiato 13 numeri, sono dell'idea che Yuuki Obata stia facendo un ottimo lavoro e che Bokura ga ita sia assolutamente un bellissimo shojo.
La storia ha inizio come tante altre durante il primo anno di liceo, quando Nanami e Yano si ritrovano nella stessa classe. Nanami è a detta di tutti una ragazza molto semplice, sia per quanto riguarda il suo aspetto che per il carattere e il medio andamento scolastico, mentre Yano è il classico fighetto; il bello della classe di cui tutte sono innamorate e che nonostante le scarse ore dedicate allo studio durante la giornata, ha risultati scolastici eccezionali.
Nana e Yano sono quindi due personaggi banali, che in modo rapido e altrettanto banale passano dall'intolleranza reciproca al reciproco interesse, e decidono di mettersi insieme. I primi capitoli del manga da me riassunti, sono senza dubbio dolci e freschi come ogni primo amore che si rispetti, ma hanno da offrire poco altro. Ciò che però secondo me è veramente mirabile, è il modo in cui Yuki Obata è riuscita lentamente ad inserire elementi tragici all'interno della storia. Infatti, nonostante i due protagonisti siano prodighi di sorrisi nei primi volumi, intuiamo subito un velo di inquietudine che caratterizza la vita di Yano e il suo passato. Col passare dei capitoli ce ne vengono rivelati i risvolti più tristi, ma lentamente, così come lentamente si evolvono i sentimenti di Nanami per Yano e viceversa, proprio quando i due giungono al culmine del loro amore ecco che l'angosciante passato di lui si ripropone agli occhi della protagonista così come ai nostri, e assieme a Nanami ci chiediamo: è possibile andare avanti e dimenticare? È possibile cancellare il passato o più semplicemente accettarlo?
È attraverso riflessioni di questo tipo che seguiamo la crescita di questa giovane coppia, di Nana e Yano, che coraggiosamente si fanno forza e cercano di superare i sempre più numerosi ostacoli che si pongono loro davanti ed è con loro che soffriamo, nel momento in cui il loro rapporto così forte e puro, modello di aspirazione per tutti gli amici, improvvisamente si spezza, affossato da difficoltà troppo grandi per essere sopportate da due adolescenti.
Bokura ga ita avrebbe potuto concludersi così, con un finale amaro, negativo ma, come tutta l'opera, realistico e invece Yuki Obata ha deciso di mostrarci i due protagonisti adulti, di farci vedere ancora una volta quanto possano essere dolorosi i ricordi, quanto possano influenzare le nostre vite e renderci incapaci di investire le energie in rapporti costruttivi, rendendoci schiavi di qualcosa di bello ma che consapevolmente abbiamo sciupato e per questo non abbiamo il coraggio di recuperare.
Essendo il manga ancora in prosecuzione, nonostante la Obato lo abbia iniziato nel 2002 ed abbia superato le aspettative della stessa autrice circa la sua durata, non possiamo fare altro che aspettare e condividere l'ansia di Nana e Yano. C'è da dire in suo favore che nonostante la lunghezza atipica per uno shojo, Bokura ga ita non scade mai e numero dopo numero è capace di regalare grandi emozioni e frasi ad effetto che per quanto semplici (o forse proprio per questo), sono difficili da dimenticare. I disegni sono luminosi e curati, soprattutto per quanto riguarda gli occhi, le copertine sono bellissime, sognanti e nostalgiche e l'edizione Flashbook senza dubbio non delude.
Non posso quindi fare a meno di consigliare questo shojo a tutti, soprattutto a chi solitamente snobba il genere, proprio per ricredersi.
La storia di Bokura ga ita è davvero molto toccante, malinconica, forse un po' troppo. Fin dalle prime pagine si intuisce quale sarà l'impronta che l'autrice vuole imprimere e la vena depressiva va bene, ma ad un certo punto bisognerebbe darci un taglietto, quantomeno attenuarla.
Quello che si può constatare è la presenza di due protagonisti, sobbarcati di problemi da affrontare molto più grandi di loro, che si mostrano sempre uguali: passano gli anni, si sommano esperienze diverse, le vite dei due si dividono e, sembra, non debbano più reincrociarsi, ma di fatto i due sono sempre gli stessi, legati più che mai al passato e ai ricordi.
La stessa autrice forse, per far percepire l'immaturità che affligge i due, li disegna sempre identici (se non fosse per un leggero taglio di capelli e l'assenza dell'uniforme scolastica, non si noterebbe che il tempo è passato e che i protagonisti non sono più degli adolescenti).
Entrambi non riescono a proiettare se stessi nel futuro,non hanno nessuna voglia di andare avanti, o meglio, la voglia sembrerebbe esserci, ma si concretizza molto poco. Fanno dei passi avanti, ma dopo qualche capitolo tornano nuovamente indietro. Un rapporto tormentato, dal principio, per il quale sembra non ci sia rimedio.
Il tratto della Obata è molto delicato, quasi accennato in alcuni punti, certamente gradevole.
Io però credo che, in tutta onestà, sia arrivato il momento di chiudere la cosa; anche i due anni di pausa forzata dell'autrice non hanno giovato: il racconto si è fatto oramai piuttosto lento (non che sia mai stato velocissimo), gli ultimi 2 o 3 volumi sono quasi identici a quelli iniziali, anche i triangoli amorosi che, di tanto in tanto, mettevano un po' di pepe alla storia di base sembrerebbero essersi conclusi.
Insomma, in soldoni, i due torneranno insieme o no? Io spero con tutto il cuore di no. Per quanto possa prevalere inconsciamente un senso di romanticismo, come nella vita, deve darsi la giusta importanza anche ad una certa razionalità. Vorrei che l'autrice ne tenesse conto, evitando un finale "contentino" per le lettrici che auspiscano un lieto fine perché, talvolta, la dura verità è che il lieto fine non è la strada più giusta da scegliere.
Lo devo ammettere, questo manga mi ha completamente spiazzata. Pensavo fosse il solito shojo ad ambientazione scolastica, col classico triangolo, la protagonista indecisa e tutti gli stereotipi del caso. Invece no. Grazie alla sensei Obata per questo piccolo capolavoro. Una tale profondità e complessità di sentimenti non si incontrano spesso tra le pagine di un manga, è un piacere aprire ogni volta i volumetti e provare quelle sensazioni ancora una volta.
Insomma lo consiglio a tutti. Andate oltre i primi 3-4 volumi, vedrete crescere dei personaggi interessanti, a volte anche snervanti, ma sempre dolcissimi. Forse non è adatto a chi lo shojo proprio non lo regge, perché comunque le tematiche sono a sfondo sentimentale, ma non vi fermate all'apparenza: è molto più maturo di quanto sembri all'inizio.
Premetto che Obata Yuuki è molto stimata dalla sottoscritta.
Nonostante gli shōjo non siano il mio genere preferito, questo manga mi è piaciuto molto e spero è che presto venga pubblicato il quattordicesimo volumetto italiano.
Stranamente non mi sono fatta ingannare dall'apparenza iniziale ed ho continuato a leggerlo. Infatti inizialmente credevo fosse la solita storiella sentimentale/scolastica (lei all'inizio odia lui, lui è un tipo freddo ed è stranamente attratto da lei, lei dopo vari battibecchi si accorge di essere innamorata, ecc..), ma dopo qualche capitolo la storia si è rivelata particolare e con colpi di scena inaspettati. L'autrice riesce a trasmettere con grande successo i sentimenti di ogni singolo personaggio, e non mi vergogno a dire che molto spesso mi sono emozionata con loro. Non ci sono mai "punti fermi" e difficili da leggere, la storia scorre tranquillamente e la trama si complica via via col passare dei volumetti.
I disegni sono dolci e perfetti per lo stile della storia. Mi aspetto molto dalla signora Obata e spero in un finale che sia in grado di sorprendermi.
Premetto dicendo che Bokura Ga Ita, dopo un acquisto iniziale dei primi due volumi, mi aveva deluso molto. La classica commedietta scolastica, senza colpi di scena, con ipotetici ex e presunti amici che cercano di mettere i bastoni tra le ruote alla coppietta fresca e giovane che inzia a scoprire poco alla volta il vero amore. Come detto, è quel che credetti inizialmente, e per questo mi ero fermai con la lettura. Poi grazie ai volumi successivi scovati per caso, ho capito di aver preso un grande abbaglio. In realtà Bokura ga ita è un manga denso di emozioni e sfumature, una trama avvincente e purtroppo spesso triste. Davvero si riesce a percepire come i personaggi, via via che la storia si sviluppa, riescano a maturare. La dolce e indifesa Nanami, totalmente devota al suo Yano che all'inizio sembra un pò distante, ma che in realtà è forse il più innamorato tra i due; l'amico di sempre Takeuchi, che resta sempre nell'ombra perchè tra due fuochi finchè...
Il primo bacio, la prima volta, la lontananza, il dolore, la perdita di chi si ama, il ritorno di persone che non si vogliono staccare, gli addii e i ritorni... tutto questo lo potete trovare su Bokura ga ita. Da leggere perchè non deluderà.
Io ho visto sia l'anime che letto il manga e trovo che possa essere davvero interessante per chi ama il genere shojo. La critica più difusa per Bokura Ga Ita è il tratto del disegno e la rappresentazione dei personaggi che a volte risulta essere un po' troppo semplicistica. Ma questo manga ha la capacità di tenerti incollato alla storia fino all'ultima pagina e di far provare delle fortissime emozioni sia ai teen-agers (visto che i protagonisti all'inizio hanno 15 anni) che ai ventenni - e più - visto che dal 9^ volume i personaggi cominciano la loro vita universitaria e lavorativa lontano dalla famiglia. Da segnalare che il manga è ancora in corso di pubblicazione in Giappone, mentre l'anime si ferma provvisoriamente alla fine della vita da liceali dei protagonisti.
La storia inizialmente appare come una qualsiasi relazione fra due compagni di classe che, fra parentesi, inizialmente quasi si odiano. I primi volumi mostreranno poi l'intenso ma semplice amore fra Nana-chan e Yano. La figura di lui è particolare. Ama Nanami eppure le tiene nascosto il suo segreto piu' grande. Eppure, successivamente vedrete che l'amore che prova per lei è veramente grande, così grande da durare dopo tantissimi anni di sacrifici... Non vedo l'ora di leggere l'ultimo numero perchè la storia di Bokura Ga Ita ha emozionato anche me.
Inizio col dire che Bokura ga ita non è quello che sembra. Leggendo il primo numero possiamo classificarlo come una normale commedia scolastica che ha per protagonista una ragazzina di 15 anni(Nanami) piuttosto stereotipata al primo anno di liceo, la cui attenzione si sposta, fin da subito, su un ragazzo di nome Yano. I due non sembrano andare d'accordo, a lei lui non piace, non lo sopporta ma col passare del tempo, senza rendersene conto, si avvicina sempre di più a Yano e pian piano comincia a capire che prova qualcosa di profondo per il suo "nemico"... un nuovo sentimento sta crescendo in lei; ora si sente confusa e incerta, è pensierosa, dubbiosa e perfino gelosa. Capisce di amare quel ragazzo tanto sicuro di sè, apparentemente solare e allo stesso tempo emblematico con un triste passato addosso di cui ha sofferto molto e che ancora oggi gli pesa. Egli cercherà di maturare e superare gli ostacoli insieme a Nanami, il suo nuovo amore, ma si sa, il futuro è imprevedibile e i sentimenti negli anni possono cambiare da un momento all'altro riservandoci grandi sorprese. In bokura ga ita vediamo i nostri protagonisti crescere, passando dall'età adoloscenziale a all'età adulta. Man mano che si prosegue, la storia ti trascina in quell'atmosfera malinconica e dolce. La storia ha un ritmo abbastanza lento, in questo modo si dedica un maggior spazio al lato psicologio dei protagonisti, realizzato in maniera davvero eccezionale e profondo. I personaggi sono caratterizzati benissimo sotto tutti i loro aspetti, evidenziando le loro paure e le loro speranze... Lo consiglio alle persone che amano le storie nostalgiche, profonde con un pizzico di angoscia e dolcezza che non guasta mai. Inoltre è la prima volta, in uno shoujo, che mi capita di non sapere fino alla fine quali saranno le coppie definitive: quale sarà il destino di Nanami e Yano? Da ciò, si può intuire che non è una storia scontata e banale, è decisamente imprevedibile e ben articolata in tutti i suoi passaggi. Una nota di merito va per la flashbook che propone delle edizioni stupende a tutti i suoi lettori.
No, non è il solito manga da banchi di scuola. Lo pensavo anche io all'inizio, ma non appena il personaggio di Yano inizia ad emergere - e si distanzia immediatamente da quello di Nana, per complessità ed originalità - non si può fare a meno di chiedersi che cosa succederà ancora. Questo sembra un ragazzo fortunato. E' cool, è carino, intelligente, con un sano senso dell'umorismo. Invece è sfortunato, quasi in tutto, direi. Cerca di stare accanto alle donne della sua vita, la madre, le sue ragazze, ma per quanto faccia tutto va sempre per il suo verso sbagliato, tutto gli sfugge sempre di mano. L'intelligenza del manga consiste nel fatto che nulla di quanto gli accade non potrebbe accadere a chiunque... tutto è scrupolosamente verosimile. E coinvolge. Veramente. Pare che la serie sia stata conclusa da tempo, in Giappone, ma la Flashbook non è mai molto puntuale con le pubblicazioni (Moderatore: in realtà di recente è uno dei più puntuali). Se vi appassionerà, preparatevi a sospirare a lungo per ogni numero. Lo stile è molto interessante, i dialoghi e le battute profondi e divertenti. Una pagina su tre si vorrebbe prendere a calci Nana, perché è una vera lagna, ma, a parte questo, vale veramente la pena. Dategli una possibilità.
<B>Attenzione possibili Spoiler</B>
Comincio premettendo che ho letto questo manga inizialmente online e quando è stato pubblicato mi sono affrettata a comprarlo.
Bokura ga ita comincia con un senso di disperazione e angoscia sin dalle prime pagine. Anche nei primi numeri, quando sembra che tutto stia procedendo bene, si ha una sensazione di disgrazia imminente. Yano ha un animo tormentato e spesso soffre e fa soffrire anche Nana. A me è sinceramente piaciuto, non riuscivo a smettere di leggerlo, dovevo sapere cosa sarebbe accaduto il suo lato peggiore è che...
Ovvero, e qui sto per far uno spoiler, non si sa se i due protagonisti, pur amandosi, resteranno insieme o sceglieranno le nuove strade su cui hanno cominciato a imbarcarsi. Questo, a causa della convinzione di Yano di portare sfortuna alle persone che ama.
E' terribile non conoscerne la conclusione... (Moderatore: falso, in Italia verrà pubblicato fino alla fine).
In ogni caso, lo consiglio davvero perché è molto bello.
Amychan
Volumi letti: 4/16 --- Voto 6
Premetto che ne ho visto l'anime e che il manga me l'hanno prestato, devo dire che non ne capisco affatto tutto questo successo. La storia è il solito triangolo amoroso tra i banchi di scuola, con i protagonisti che si lasciano e si riprendono e una storia sempre più piatta, unica nota positiva sono i disegni che sono molto carini, consigliato a tutti gli appassionati di shoujo romantici con nessuna nota innovativa.
<b>ATTENZIONE, CONTIENE SPOILER</b> Bokura ga ita è un manga che vale la pena di leggere... gustate ogni attimo di questa meravigliosa storia... non ve ne pentirete!rnMi ha fatto emozionare, stringere il cuore ma alle volte anche arrabbiare e alla fine del quarto volume mi ha reso triste... non vedo l'ora di sapere cosa succederà nel 5° volume. Yano non è ancora riuscito ha dimenticare l'amore forte che provava con Nana-san e Nana-chan ha finito col lasciarlo... sigh... sto contando i giorni, mi chiedo che cosa farà Takeuchi a questo punto, credo che provi dei sentimenti verso la nostra Nana-chan... e quell'arpia di Yamamoto... Bè che dirvi, se volete saperne di più correte a comprarlo!
E' bellissimo: ti appassiona. BOKURA GA ITA ti fa venire il nodo alla gola ti fa stare con il fiato sospeso e ti fa sognare.
Nana è dolce e il suo amore affascina, Yano... bè, verebbe voglia di ucciderlo alle volte, ma insieme a Nana-chan diventa un bambino tenerissimo.
Da poco è uscito il volume 4 e con lui il fantasma di Nana-san si è fatto "vivo" cosa accadrà? Bè io lo so ma non ve lo dico, ciò che vi dico e che vale la pena di comprarlo perchè ci saranno tante nuove emozioni: è questa la forza di BOKURA GA ITA. Ti emoziona in ogni pagina, è scritto in modo fantastico e non c'è tempo di annoiarsi...
cosa dire ancora? Bè scendete e compratelo... così sognerete ad occhi aperti :D
Bokura ga ita è un manga splendido nel suo genere. Leggo molti manga, davvero molti, tra cui anche shojo, ma questo è stato capace di farmi commuovere. La delicatezza con cui l'autrice ci propone la storia è tale che si ha proprio la sensazione di vivere le stesse emozioni dei protagonisti. E come nella realtà, non esiste il bianco o il nero. Punti di vista differenti mostrano aspetti differenti.
Lo stile di disegno combacia perfettamente con la narrazione, delicato e mai eccessivo.
Impossibile non rimanerne affascinati.
E' stato una sorpresa. Una sorpresa bellissima. In genere non amo le commedie scolastiche, prima di tutto perchè non riesco ad identificarmi con i protagonisti (sono un pò cresciutella per i "banchi di scuola" :P), poi perchè sono arcistufa delle storielle preconfezionate che negli ultimi anni stanno invadendo gli scaffali delle fumetterie. Mi sono avvicinata a questo manga dopo aver letto un bel pò di recensioni, che ne hanno detto un gran bene... e che dire, questi due primi volumi mi hanno emozionata. Le premesse della storia sono semplici a tal punto da sembrare scontate (la ragazzina al primo giorno di scuola che si innamora del ragazzo in gamba e super-corteggiato), ma fin dalla prima pagina ci si accorge che Bokura ga ita ha qualcosa in più...Questo "qualcosa" è nella psicologia dei personaggi, costruita in modo sublime, reale... è nella freschezza dei dialoghi, così vicini al moderno linguaggio giovanile...è nelle situazioni presentate, mai banali, mai paradossali, ma capaci di attirare il lettore pur nella loro semplicità e quotidianità. Nana e Yano non mi sembrano personaggi "di carta", ma entità dotate di vita propria: li scopriamo a poco a poco, pagina dopo pagina vediamo le loro figure sempre più nitide...e sempre più complesse. Ciascuno di noi presenta molteplici facce. Ciascuno di noi ha un proprio universo, che è inevitabilmente destinato a "scontrarsi" con gli universi di coloro che ci circondano. E' un pò quello che succede tra Nana e Yano. Si incontrano e si scontrano... perchè è difficile capire chi ci sta accanto, le sue contraddizioni, il suo modo di vedere le cose...è un percorso, quello che i due protagonisti si accingono ad affrontare. Un percorso in salita, difficile, non privo di problemi...ma è così che deve essere, perchè, come dice Yano nel volume 1, "i problemi sono un privilegio di chi è vivo" (questa frase mi ha praticamente messo i brividi!). Forse, i problemi si possono superare "insieme", e insieme ci si può comprendere l'un l'altro. Quest'analisi dell'anima, questa atmosfera che si respira nella storia mi ha catturata, mi ha affascinata...come mi hanno affascinata i disegni, semplici, scevri di dettagli, ma di una dolcezza indescrivibile, perfettamente adatta al tono della storia.
In definitiva, non posso che essere d'accordo con la bella recensione di Tacchan, e con tutti coloro che hanno definito Bokura ga ita un piccolo gioiello. Consiglio questo manga a quelli che vogliono leggere qualcosa di veramente profondo, qualcosa che sia capace di far fermare e riflettere, senza ricorrere a inutili esagerazioni messe apposta per "stupire". Per me, Bokura ga ita è uno dei migliori shoujo del 2007 ^^.
Se amate gli shojo, DOVETE comprare Bokura ga Ita.
Mi va di iniziare questa opinione in modo chiaro e diretto, senza tanti giri di parole: questo manga è, nel suo genere, probabilmente il migliore fra quelli da me recentemente letti. Per cui amate gli shojo? Bene, vi consiglio di comprare Bokura ga Ita.
Probabilmente non sarà un breve riassunto della trama a spingervi ad acquistarlo, penserete: "Già letto". Né sarà il disegno, che pur essendo curato, efficace e pulito, non risulta tanto appariscente come quello di altre opere. Non c'è altro modo di apprezzare Bokura ga Ita se non quello di leggerlo. E vorrei allargare l'invito anche ai non amanti del genere, leggetelo, è uno di quei manga che vi farà riflettere, vi emozionerà e che ricorderete.
La prima cosa che mi ha colpito è l'efficacia con cui l'autrice presenta le situazioni. Pagina dopo pagina personaggi che inizialmente non sembravano possedere il carisma necessario a riuscire a supportare il manga guadagnano spessore: eventi della vita scolastica di tutti i giorni, episodi comuni e banali, riescono a trasmettere al lettore piccoli dettagli della personalità di ognuno. Ancor più sorprendente è che tali situazioni siano narrate con l'utilizzo di poche parole, i dialoghi sono in genere piuttosto leggeri, la lettura scorre senza che venga richiesta l'attenta lettura di pagine appesantite da troppi testi. Sono pochi gli autori che riescono a fare altrettanto, una scuola che personalmente apprezzo e che è al meglio rappresentata per esempio da Adachi, ma che poche volte ho visto così ben adattata alle esigenze di uno shojo. Metterla in pratica non è facile, è necessario riuscire a comunicare direttamente al cuore del lettore e coinvolgerlo emotivamente. A quel punto bastano poche parole, a volte non servono proprio...
Il manga si sviluppa in modo naturale, senza far ricorso a forzature, non punta su gag e non cerca di creare situazioni al limite del paradossale. Il protagonista nasconde nel proprio passato eventi drammatici, ma l'autrice non li utilizza in modo sensazionalistico come scorciatoia per far provare al lettore sentimenti di pietà e compassione. Li usa come perno per renderlo più credibile, più umano e per spiegare gli aspetti più contraddittori del suo carattere.
Nanami, la protagonista, sembra invece un personaggio più lineare, meno ispirato e per banale: una ragazzina dolce e timida che si innamora del ragazzo più bello e in gamba della scuola e che lentamente lo conquista con la sua semplicità e la sua dedizione. Ma anche in questo caso la prima impressione si dimostra errata, Nana, come viene chiamata dagli amici, dimostra di avere personalità, di non accettare i fantasmi che popolano il passato di Yano. Quest'ultimo, pur apparendo agli altri come un ragazzo solare, spavaldo ed estroverso, si dimostra fragile, pieno di contraddizioni e incapace di iniziare e vivere un rapporto in modo maturo e sereno. Nanami è sinceramente innamorata di lui, è determinata a stragli vicino e a sostenerlo, ma non è disposta ad accettare compromessi, pretende altrettanta dedizione e non intende vivere nell'ombra o di essere un palliativo in grado di momentaneamente lenire le ferite che appesantiscono l'animo di Yano.
Questi elementi permettono al manga di non diventare melenso, di non perdersi in struggevoli e paranoiche situazioni di tira e molla. I problemi appaiono reali, i personaggi, compresi quelli secondari, umani. Bokura ga Ita va direttamente al sodo, non cerca di costruire appariscenti castelli di sabbia tanto per attirare il lettore. Le situazioni artificiose possono, se nate da una idea valida, dimostrarsi anche piacevoli e divertenti, tuttavia non possono eguagliare un'opera che riesce a comunicare in modo semplice e naturale con il cuore del lettore. Semplice ma efficace, questo è Bokura ga Ita.
Per tali motivi sono certo vi appassionerà, vi invito caldamente a leggerlo...